Revolutionary Road: La crisi della coppia moderna in film

13 aprile 2020
Revolutionary Road: La crisi della coppia moderna in film - Articolo - Alice Xotta

Il Film "Revolutionary Road” mette in luce una coppia che si ama, ma in difficoltà nell’affrontare la crisi che i due coniugi stanno attraversando. April e Frank, si innamorano intensamente e insieme decidono di sposarsi per poter realizzare i desideri che li accomunano.

Trailer film: "Revolutionary Road" 


Una coppia che appare perfetta, in realtà si rivela frustrata dal matrimonio, dal lavoro, dalla vita. I due coniugi sembrano nel tempo autodistruggere l’amore e la stima reciproca che provano. Si percepisce la loro sofferenza e la loro volontà di recuperare la passione e la libertà giovanile che li aveva uniti nell’incontrarsi l’un l’altra.
Riflettendo su cosa vogliono per il proseguo della loro vita, April e Frank, giungono alla consapevolezza che qualcosa sta loro sfuggendo. La crisi individuale e di coppia arriva come una scossa alla loro relazione.
La crisi esiste, ma da essa c’è la possibilità di riscattarsi, risvegliarsi e riavvicinarsi, riuscendo a superare e scalfire la cementificazione del rapporto. La crisi di coppia rappresenta un’incredibile opportunità di cambiamento e di evoluzione per ciascuno. L’importante è saperla cogliere.

RILETTURA PSICOLOGICA

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Partendo da una giovane coppia innamorata, ma sconvolta da una crisi esistenziale e coniugale, il film porta la storia di questi due personaggi la cui caratterizzazione psicologica risulta essere la cosa più interessante del film.

April e Frank sono pressati da una vita plasmata su conformismo e apparenza, dove una forte negazione dei bisogni più intimi dell’individuo è sacrificata per il mantenimento di una facciata condivisibile e socialmente accettata. Dietro le loro maschere di sicurezza apparente, i due coniugi nascondono una profonda frustrazione per l’incapacità di sentirsi realizzati nella loro vita, nella loro famiglia e nella loro coppia.

Cercando di riprendere in mano l’intera situazione familiare, April prova a riattivare nel marito un motivo di riscatto fantasticando una vita diversa a Parigi, sogno che avevano fin da giovani. Questa fantasia di fuga rappresenta in realtà il contrapposto mito sociale della coppia creativa, diversa, rivoluzionaria da una società consumistica di cui loro stessi, seppur inconsapevoli, fanno parte.

Vediamo la coppia scambiarsi tenere effusioni e il momento dopo massacrarsi senza pietà come se fossero acerrimi nemici. L’insoddisfazione fa da padrona alla loro esistenza, conduce a scelte che peseranno come macigni e cambieranno per sempre le loro esistenze.

Mendes mette in scena, il declino della coppia moderna e riprende un topos che mai stanca, quello del bigottismo, scudo usato per celare un lato oscuro, parte integrante di ognuno di noi. Riusciranno April e Frank a riappropriarsi della loro intimità personale e relazionale prima che sia troppo tardi? Chi li aiuterà a togliere la maschera che non riescono più a distinguere dal loro vero essere?

Soltanto il figlio della vicina di casa, folle e alienato, intuisce la crisi della coppia e lo sfaldamento dell’immagine dietro la quale vivono i Wheeler. Con una frase diretta, riuscirà a sfaldare lo scudo protettivo della loro vita, facendo emergere silenzi, ipocrisie e il peso di un “non detto” ora non più rinviabile.  

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